Droni, rover e altri robot

Un ambito della robotica in forte crescita è quello dello sviluppo di veicoli autonomi di esplorazione e lavoro nell’ambiente: al suolo, in aria e nell’acqua. Scopriamo alcune applicazioni e imprese innovative attive nel settore.
Drone

27 Novembre 2023

Relazione di Impatto

Un ambito della robotica in forte crescita è quello dello sviluppo di veicoli autonomi di esplorazione e lavoro nell’ambiente: al suolo, in aria e nell’acqua. Sono identificati da molte sigle e acronomi (ROV – Remotely Operated Vehicle; UGV – Unmanned Ground Vehicle; RPA – Remotely Piloted Aircfraft) ma hanno caratteristiche comuni: il peso e l’ingombro contenuto grazie alla miniaturizzazione elettronica, il controllo da remoto basato su tecnologie telecom, l’impiego di sensoristica e ottiche avanzate, l’autonomia garantita da batterie sempre più performanti.

Il fatto di non richiedere la presenza umana “a bordo” e di poter essere controllati a distanza rende questi robot di grandissima utilità in contesti pericolosi, in condizioni ambientali critiche o in luoghi di difficile accesso. Il campo delle applicazioni è molto esteso e non ancora del tutto esplorato.

In realtà questa tecnologia sta determinando un cambiamento profondo nella nostra interazione con il mondo artificiale e naturale, perché porta a un “ampliamento” della realtà. Ci permette di estendere i nostri sensi, di essere presenti dove non lo eravamo, di manipolare in modo nuovo oggetti e ambienti.

In C.NEXT abbiamo avuto la possibilità di seguire molti casi applicativi in questo campo da parte di imprese e startup.

Partiamo dai droni, i robot più noti e diffusi, che hanno rivoluzionato l’esplorazione del territorio dall’alto, rendendo possibili molte missioni: la rilevazione cartografica del suolo, il monitoraggio delle colture agricole, l’ispezione di impianti industriali, edifici, aree archeologiche e monumentali, il sopralluogo di miniere, tunnel, reti fognarie, l’accesso a luoghi pericolosi (aree colpite da inquinamento, incendi, dissesto idrogeologico).

Fitobiotech, per esempio, è una startup innovativa nata nel 2017 all’interno del Polo Scientifico e Tecnologico di ComoNeXT: realizza sistemi robotizzati (droni) per interventi di lotta agli infestanti in ambito agricolo, naturale e urbano.

Un altro caso interessante è quello di BeamFlight, realtà parte del sistema C.NEXT e insediata a ComoNExT, che si occupa dello sviluppo di sistemi di atterraggio dedicati ai droni, con un’attenzione particolare alla sicurezza.

In Canavese opera invece Salt & Lemon, società specializzata nell’uso di droni altamente performanti nel campo delle costruzioni, dei beni culturali, delle infrastrutture energetiche, dell’ambiente.

Un ambito meno noto è quello dei robot subacquei, i cosiddetti ROV. Anche in questo caso sono diventate possibili, economicamente sostenibili e molto più accurate missioni come l’analisi ambientale di acque interne (bacini, laghi, fiumi); l’esplorazione sottomarina di ambienti protetti, siti archeologici sommersi, infrastrutture umane, nonché il supporto in operazioni di salvataggio e recupero.

Una delle imprese più innovative in questo campo è DeepEx, startup che ha seguito un percorso di incubazione sempre a ComoNExT, che ha progettato un mezzo subacqueo in grado di esplorare i fondali marini anche grazie all’uso di videocamere ad alta definizione. In questo modo le missioni sott’acqua diventano più semplici e meno rischiose. La tecnologia, inoltre, potrebbe trovare applicazione anche nel mondo del cinema, con riprese speciali che oggi risultano molto difficili e costose.

Infine abbiamo i rover, i robot ruotati che agiscono al suolo. Il loro uso si sta velocemente diffondendo in campo industriale, ambientale, logistico, edilizio. Un bel esempio è Axel, veicolo robotico sviluppato presso il Competence Center CIM 4.0 di Torino e nato dalla collaborazione fra aziende del calibro di Iren, Merlo, Reply e Thales Alenia Space. Questo mezzo è una stazione mobile ruotata in grado di rilevare diversi parametri ambientali e di rendere disponibili a distanza, e in tempo reale, dati e immagini relativi all’ambiente esplorato. Axel è stato concepito in particolare per l’uso in spazi chiusi di accesso difficile o pericoloso per il lavoratore, come gallerie, condotti, scavi, miniere.

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