Partiamo da un dato che proviene da C.NEXT Ivrea: nei primi mesi del 2023, il 50% delle realtà innovative insediate nei nostri spazi non provengono dal Canavese.
Un’indicazione molto interessante perché conferma che questo territorio è attrattivo e offre grandi opportunità a chi proviene da fuori.
Approfondiamo l’analisi. A C.NEXT Ivrea stiamo costituendo una comunità di realtà innovative (startup, enti non profit, PMI) all’interno degli spazi completamente rinnovati della ex-Olivetti. Proponiamo l’insediamento a organizzazioni molto diverse fra loro ma accomunate dalla scelta di innovare e di cooperare.
Abbiamo accolto, fra gli altri, una multinazionale americana di elettronica in cerca di una sede per il proprio centro di progettazione, uno studio legale di Milano specializzato in “legal fot tech” e una società di informatica lombarda.
Che cosa ha spinto queste realtà a scegliere Ivrea e il Canavese? Sicuramente la collocazione prestigiosa all’interno del comprensorio Unesco, la presenza di un tessuto locale di aziende tecnologiche, costi molto competitivi rispetto alle grandi aree urbane del Nord-Italia, un’ottima qualità della vita per la ricchezza paesaggistica e storico-culturale del Canavese.
E se questa fosse la chiave per lo sviluppo di questo territorio, ancora poco conosciuto nel resto dell’Italia e all’estero ma potenzialmente in grado di offrire molto a imprese, turisti e lavoratori della conoscenza? Per questo è necessario sempre più fare sistema, riunendo tutti gli stakeholder locali e promuovendo il Canavese a tutti i livelli.