La cultura può essere uno strumento di crescita, occupazione e sviluppo sostenibile, in particolare in un territorio ricco di siti e beni culturali come il Canavese.
Molte delle nuove tecnologie disponibili possono supportare le attività culturali, amplificandone il valore sociale ed economico, come testimoniano diverse realtà che abbiamo avuto l’opportunità di incontrare insieme alla nostra Community: la tecnologia sta infatti trasformando il modo in cui vengono gestiti e realizzati i progetti anche in questo settore.
Pensiamo a come la realtà virtuale e aumentata consenta di creare esperienze immersive che coinvolgono il pubblico in modo attivo, portandolo a scoprire e conoscere la cultura in maniera nuova e appassionante. Oppure a come la tecnologia e i device ne stanno cambiando la fruizione, permettendo a chiunque di accedere a contenuti culturali ovunque e in qualsiasi momento, in particolare a chi non può raggiungere fisicamente i luoghi cosiddetti “culturali”.
Esiste poi il tema della sensoristica che, applicata a contesti come musei o esibizioni, può fornire numerosi dati sui fruitori, ottimizzando tutte le attività legate alla comunicazione e al servizio da fornire ai clienti.
Attraverso le tecnologie, insomma, si possono ottimizzare energie e risorse anche nel settore culturale, riducendo o eliminando del tutto inutili dispersioni di impegno e attenzione verso i destinatari ultimi delle attività: le persone.
Non è un caso che proprio Ivrea ospiti il corso “Operatori culturali per lo sviluppo di comunità”, organizzato da Officine ICO Lab: un percorso di formazione per giovani che intendono acquisire conoscenze e competenze nell’ambito della progettazione e gestione di interventi culturali e artistici, finalizzati all’inclusione sociale e allo sviluppo di comunità (https://lab.officineico.it/formazione/cultura-welfare-comunita)
