Icona è la società creata da venti imprenditori per acquisire la proprietà delle Officine ICO, ex sede storica della Olivetti, nel 2017.
Da allora è stato messo a punto un progetto coraggioso e visionario di valorizzazione di quest’area, che è un punto di riferimento fondamentale della storia imprenditoriale, tecnologica e sociale non solo di Ivrea ma di tutta Italia.
Abbiamo chiesto ad Andrea Ardissone, presidente di Icona, il suo punto di vista sulla nascita di C.NEXT Ivrea.
Qual è il senso di un Innovation Hub a Ivrea?
Per noi le Officine ICO hanno l’immutata vocazione ad essere un luogo di lavoro, imprenditorialità e innovazione, con un ruolo di guida per tutto il territorio. Quando abbiamo incontrato la realtà di C.NEXT ci siamo resi conto che era il partner giusto per realizzare quanto avevamo in mente.
Che cosa vi ha colpito della realtà di C.NEXT?
La forza innovativa, la vicinanza al territorio, la capacità di trasferimento tecnologico: soprattutto l’essere diventata davvero un “sistema collettivo” a supporto del contesto locale. E poi la volontà di parlare lo stesso linguaggio delle imprese, dalle Big Corporation alle PMI, per rivolgersi non solo al mondo del business, ma anche a quello della scuola, del Terzo Settore e della Pubblica Amministrazione.
Come si può fare innovazione in Canavese?
Bisogna partire da quello che c’è già, dai settori di eccellenza del territorio (informatica ed elettronica, industria metallurgica, agrifood, turismo out-door, ecc.) e aiutarli a fare rete, a unire le forze. In altre parole a fare “innovazione insieme”, aperta e collaborativa. Inoltre è fondamentale interagire con altri contesti, imparare da esperienze esterne: ho molto fiducia che C.NEXT Ivrea possa portare una ventata di rinnovamento, nuove energie e opportunità per tutto il Canavese.